Parte Generale – Volume II: Punibilità e Pene autore G. Cocco, Principi Diritto penale parte speciale: delitti contro il patrimonio autore F. Mantovani, Principi Diritto penale parte speciale: delitti contro la persona autore F. Mantovani, Questioni fondamentali della parte speciale del diritto penale autore A. Fiorella, Diritto Processuale Civile I, appunti e riassunti, Spiegazioni di Diritto Processuale Civile (3 volumi) autore C. Consolo, Il Processo Civile. I significati del termine ius. Preclusione dell’azione --> il principio si attua ipso iure nelle legis actiones; nel processo formulare invece opera ipso iure (nel caso in cui si sia avuto un iudicium legitimum -diverso da un iudicium imperio continens- su un’actio in personam, con formula in ius concepta) e ope exceptionis (in tutti gli altri casi) mediante l’inserzione nella formula che viene riproposta dell’“exceptio rei iudicatae vel in iudicium deductae” -La preclusione era scontata quando viene riproposizione della stessa zione tra le stesse persone Limiti soggettivi: alla preclusione sottostanno i successori a titolo universale e particolare, nonché i terzi la cui posizione venga considerata subordinata a quella della parte che ha agito in giudizio (in certi limiti anche il rappresentante processuale del titolare del rapporto) Vi è identità di persona anche quando vi è una pluralità di soggetti, legittimati ad agire o ad essere convenuti per l’intero rapporto (concorso di persone, si applica il regime del concorso alternativo. Come nel processo formulare, la sentenza non era né motivata né soggetta a impugnazioni 41 72-L’origine del processo formulare e la sua estensione ai cives Già nel IV ac può porsi l’inizio di quegli sviluppi che avrebbero portato alla creazione del processo formulare. Dopo la lex Iunia Norbana del 19 dc, gli schiavi inferiori a 30, manomessi senza autorizzazione, si trovano in condizione analoga a quella dei Latini Iuniani. Per la vindicatio servitutis, solo nel tardo-classico si ammette che essa possa essere intentata contro qualsiasi terzo che impedisca l’esercizio del diritto (analoga estensione per l’usufructus è già conosciuta da Giuliano) L’actio confessoria era un’actio in rem, soprattutto per l’interdictum conseguente all’indefensio -L’esercizio di fatto del diritto di usufrutto (interdictum uti possidetis) e di alcuni tipi di servitù è protetto in via interdittale --> la legittimazione attiva a questi mezzi dava luogo alla quasi possessio 100-Superficie ed enfiteusi Questi 2 diritti si avvicinano alla posizione del proprietario. Come la testatio, è scritto su tavole cerate e presenta una scriptura exterior e una interior -la posizione del documento nella prassi tende a rafforzarsi nel corso dell’impero --> comunque la redazione non venne considerata un requisito di forma, né poteva sostituirsi ai verba nella stipulatio o alla consegna della cosa nella traditio -Mutamenti profondi furono introdotti nel tardo antico, anche per via dell’influenza della prassi delle province ellenizzate --> rapido decadere delle forme tipiche del ius civile, alle quali si va sostituendo la 30 In realtà la modificazione nell’interpretazione dipende più dal venir meno dei negozi astratti del ius civile, dove era proprio l’astrattezza ad impedire la considerazione della voluntas contrahentium, confinata ad aver tutela, sul piano del diritto pretorio, al livello della sottostante conventio. La gratuità è un elemento essenziale Trova originariamente protezione nel ius honorarium mediante una formula in factum concepta, che risale alla fine del II ac. 0055003 (1170) - MODULO: ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO - COGNOMI A-D 2020-2021. In età imperiale i liberti assumono importanza nell’amministrazione imperiale; sono comunque incapaci di accedere all’ordo senatorius e ammessi con difficoltà all’ordo equester -Sul piano privatistico, i liberti non possono sposarsi con membri del ceto senatorio, inoltre vi è il rapporto di patronato -->Incapacità: il liberto non può citare in giudizio il patrono, senza l’autorizzazione del magistrato; perde la capacità di testare per la metà del proprio patrimonio, in quanto per essa il pretore concede al patrono la bonorum possessio contra tabulas. Ricevimento Rossella Laurendi: Sede di Genova. DIRITTO ROMANO: LE FONTI DELLE OBBLIGAZIONI Tutte le obbligazioni nascono da contratto e delitto. Illiceità nel senso che la prestazione vada contro norme d’ordine pubblico o che violi i boni mores 107-Obbligazioni alternative e generiche Alcune figure di obbligazione presentano particolarità relative all’oggetto (alternative e generiche), ai soggetti (sodali e indivisibili), agli effetti (obbligazioni naturali) -Nelle obbligazioni alternative sono previste due o più prestazioni, di cui soltanto una deve essere adempiuta dal debitore (nell’obbligazione facoltativa solo una prestazione è dovuta, ma al debitore è permesso liberarsi con una prestazione diversa; nelle obbligazioni alternative, invece, entrambe le prestazioni sono dovute; nel 81 primo caso, l’impossibilità sopravvenuta della prestazione in obligatione estingue l’obbligazione, mentre nel secondo caso, l’impossibilità sopravvenuta di una prestazione produce la concentrazione sull’altra) Nell’obbligazione alternativa, se non è previsto nulla dalle parti ed essa nasce da atto inter vivos, la scelta spetta al debitore e si trasmette agli eredi. Contenuto trovato all'interno – Pagina 6Le cause poi produttrici di tali obbligazioni sono in diritto romano 1 ° l'incapacità dei subbietti ... tout un ; les noms seuls sont différents , la chose désignée est la même : » ecco il riassunto che il signor Rodière fa di questa ... Nel caso, però, in cui alla società sia stato apposto un termine, il recesso non è lecito finché non è scaduto il termine stesso, a meno che non esista una causa di giustificazione che rende impossibile la prosecuzione del rapporto. I socii potevano compiere atti di disposizione sui propri beni e su quelli degli altri socii destinati all’attività sociale (se non erano nella comunione, nei limiti in cui, col consenso del titolare, si poteva disporre dei beni altrui) La società aveva rilevanza verso terzi solo nel caso delle societates vectigalium e, più ampiamente, publicanorum: in cui i soggetti si riunivano per concorrere agli appalti pubblici e gerire congiuntamente l’appalto del quale avessero ottenuto l’aggiudicazione. Per l’acquisto delle proprietà è necessario l’immettersi delle radici, la coalitio Insula in flumine nata: la nuova isola è divisa in 2 parti mediante una linea tracciata lungo la metà del fiume. Col tempo si creò un patrimonio di schemi che, nonostante l’indipendenza del singolo magistrato nei confronti dei suoi predecessori, si tramanda da pretore a pretore; si enuclea un insieme di formulae, programmi tipo da rilasciare al giudice per la risoluzione di controversie A questo punto interviene il ius edicendi (la facoltà di emettere ordinanze di carattere generale che spettava ai magistrati muniti di imperium) --> il pretore peregrino cominciò ad emanare, all’entrata in carica, un editto nel quale indicava i criteri in base ai quali avrebbe esercitato la iurisdictio nel corso dell’anno; ciò coinvolgeva la pubblicazione delle formulae per le quali il processo di tipizzazione era già sufficientemente avanzato -A cavallo del III e II ac, si comincia ad avere traccia di interventi del pretore, fondati sul suo imperium, estesi alle controversie fra cives Romani --> il processo formulare tra cives era, a quel tempo, uno strumento necessario per la tutela di situazioni non protette dal ius civile; il duttile processo formulare presentava grossi vantaggi sulla rigidità e il formalismo delle legis actiones --> A tali spinte è dovuta la lex Aebutia del II ac, la quale attribuì al processo formulare efficacia sul piano del ius civile ma senza abolire le legis actiones -Dopo tale lex, e nel corso del I ac, l’editto del pretore assunse la sua definitiva struttura , egli dovette ricomprendere nell’editto anche le formulae per le azioni civili--> la lex Cornelia del 67 ac obbligava i pretori ad esercitare la giurisdizione sulla base del proprio editto, anche se essa sembra non aver avuto una decisiva influenza sul modo in cui i praetores esercitavano la loro iurisdictio -Dopo la lex Aebutia, le legis actiones persero la loro validità, fino ad essere definitivamente abolite nel 17 ac dalla lex Iulia iudiciorum privatorum --> essa fece del processo formulare il processo ordinario per le controversie private riguardanti le fattispecie tutelate dal ius civile Seconda la lex Iulia, affinché il singolo processo acquisisse effetti civili e fosse un iudicium legitimum, esso doveva svolgersi in Roma, fra cittadini romani, e doveva esser giudicato da un iudex unus, cittadino romano. Si lascia alle parti la libertà di scegliere la forma che ritengono più opportuna) Nell’epoca più antica non ha tendenzialmente rilevanza la volontà negoziale delle parti liberamente espressa; è richiesto spesso il dato materiale dello spostamento della disponibilità di fatto della cosa, elemento reale nei negozi giuridici Nel campo del diritto delle persone e della famiglia, gli atti che creano od estinguono potestà familiari son tutti formali Tutti gli altri atti giuridicamente rilevanti sono formali; a parte il pactum con cui la vittima di un delictum rinuncia ad esperire azione penale contro l’aggressore, la traditio e il mutuo informale -Le forme imperanti nell’epoca arcaica sono verbali o gestuali. Vendita effettuata dal creditore 102-la possessio -Nel diritto moderno, il possesso è il potere materialmente esercitato sulla cosa, con l’esclusione di chiunque altro, anche se non si è legittimati -Nelle fonti romane, si afferma che il possesso è una res facti più che una res iuris (anche se è comunque un istituto regolato dal diritto) --> gli effetti giuridici si hanno nella misura in cui perdura la situazione di fatto, la materiale diponibilità della cosa (ciò è vero nel possessio civilis, ma invece gli interdetti possessori portano al recupero del possesso perduto), ma è più corretto dire che esso nasce da una situazione di possesso precedente e, anche se non è tutelato in modo assoluto, non rileva solo la situazione di fatto attuale -La terminologia “possessio” appare nelle fonti alla fine del III ac, quando viene introdotta la tutela interdittale in relazione all’ager publicus e occupatorius; il passo successivo ha esteso la tutela interdittale a qualsiasi situazione in cui si avesse la disponibilità materiale della cosa (scompare così anche la terminologia “usus”) -il possesso, signoria di fatto sulla cosa, consta di 2 elementi essenziali: uno materiale, la disponibilità della cosa in sé considerata (corpore possidere); uno psicologico, l’intenzione di escludere dalla cosa qualsiasi altro soggetto (animus possidendi o rem sibi habendi) --> per questa nostra figura generale e tecnica, non si conosce nell’esperienza romana una denominazione univoca. La posizione del proprietario civile veniva dunque svuotata, nudum ex iure Quiritium Entrambe le proprietà presentano un elevato grado di astrattezza e garantiscono al titolare la più ampia libertà nello sfruttamento della cosa 88-l’ager publicus e la proprietà provinciale. In genere vi è limite dei 5 o 7 anni. I contratti consensuali possono essere conclusi inter absentes e sono contratti bilaterali -La funzione socio-economica della compravendita è lo scambio tra la definitiva disponibilità della cosa e il suo valore in denaro --> la compravendita consensuale romana (quella a cui si riferisce Gaio) è un fenomeno isolato nell’antichità (nell’epoca arcaica e nel tardo-antico, la compravendita ha una differente formalizzazione) L’emptio-venditio è un contratto consensuale bilaterale, in forza del quale il venditore si obbliga a trasferire la pacifica e definitiva disponibilità della cosa (se mobile, merx) e il compratore la proprietà di una somma di denaro (il pagamento è irrilevante per la produzione dei suoi effetti) --> la compravendita consensuale e obbligatoria risale al III ac, e trova la sua origine nella iurisdictio peregrina nella disciplina dei rapporti del traffico internazionale tra romani e stranieri -Nel periodo arcaico, la funzione socio-economica della vendita era regolata come scambio contestuale fra la cosa e il prezzo, vendita a contanti. In ordine ai diritti personali, possono solo migliorare la propria situazione, non renderla deteriore --> perché un negozio giuridico possa avere anche effetti sfavorevoli al pupillo, è necessario che questi agisca con l’auctoritas del tutore --> si cercò sul piano pretorio di tutelare la controparte nei limiti dell’arricchimento del pupillo; un rimedio di carattere generale fu introdotto nel II dc, responsabilità del pupillo per negozi compiuti senza l’auctoritas del tutore, nei limiti dell’arricchimento che il pupillo avesse ottenuto 44-Le forme della “tutela impuberum” Forniva tutela e protezione anche sul piano di fatto -Classificazione di Sulpicio: tutela legitima, testamentaria, dativa -Tutela legitima: manca la designazione testamentaria da parte del testatore e spetta, secondo le XII tavole, al parente più vicono in grado secondo la parentela civile, l’adgnatus proximus --> quando vi sono più adgnati dello stesso grado, la tutela è esercitata colettivamente; in mancanza di adgnati, la delazione passa ai gentiles --> in base a un’interpretazione delle XII tavole, si ammise che il patrono e i suoi figli fossero chiamati alla tutela sui liberti e sui figli dei liberti impuberi Dal V dc i cognati iniziano a sostituirsi agli adgnati, finché, con Giustianiano, la tutela verrà deferita soltanto ai cognati -Tutela testamentaria: è quella attribuita, nel proprio testamento, dal paterfamilias, che aveva l’impubere sotto la potestas al momento della morte. Obbligazioni tra servo e terzo o dominus. Aggiungi al carrello. Mancipatio, quando, da formalizzazione di una vendita a contanti diventa un modo astratto di trasferimento di proprietà; acceptilatio e solutio per aes et libram, da modi di 31 solennizzare l’avvenuto pagamento divengono modi astratti di remissione dell’obbligazione; varie applicazioni dell’in iure cessio, applicazione dello schema processuale non per dirimere una controversia, ma per produrre degli effetti negoziali 59-L’incapacità delle parti e i vizi dell’elemento soggettivo. La fa perdere anche l’atqua et igni interdictio, che diventa una condanna vera e propria nella quaestiones perpetuae. Tutti gli argomenti e i dettagli importanti sono qui contenuti, e sono appunti validi sia per il ripasso che per conoscere il contenuto del manuale, Riassunto Istituzioni di diritto romano - Mario Talamanca, riassunto istituzioni di diritto romano Mario Talamanca, Istituzioni di diritto romano mario talamanca, Mario Talamanca, Istituzioni di Diritto Romano, 1990 riassunto, Mario Talamanca, Istituzioni di diritto romano, 1990 capitolo 3 riassunto, Solo gli utenti che hanno scaricato il documento possono lasciare una recensione, 1 SCHEMI DI ROMANO Periodi della storia del diritto privato: 1- società patriarcale delle origini, periodo arcaico, sin verso alla fine del IV sec. In sede di liquidazione, il socio doveva poi essere risarcito dei danni e delle spese in cui era incorso in seguito all’attività svolta per la realizzazione dello scopo sociale (soprattutto nelle società speciali) 97 -Il mandato è un contratto consensuale, imperfettamente bilaterale, mediante il quale il mandante dà incarico al mandatario, che l’accetta, di svolgere gratuitamente un’attività, giuridica o materiale, per conto proprio o altrui È essenziale che sorga l’obbligazione del mandatario a portare a compimento l’incarico affidatogli: l’obbligazione del mandante è soltanto eventuale, e ha per oggetto le spese e i danni che il mandatario abbia subito nell’espletamento dell’incarico, a meno che non dipendano da colpa del mandatario. Il pretore poteva anche adattare al caso concreto azioni civili spettanti in fattispecie analoghe. Se il convenuto non obbediva all’in ius vocatio, gli si applicavano le stesse sanzioni che conseguivano all’indefensio a un’actio in personam. Serve per la perpetuazione di una famiglia. Riassunto esame Istituzioni di diritto romano, prof. Migliardi, libro consigliato Ragguaglio di diritto privato romano, Guarino. Le parti si prefiggono uno specifico scopo economico da perseguire, e si obbligano a contribuire a tale raggiungimento; es: società per il commercio di schiavi (venaliciaria) -Essenziale per la conclusione del contratto di società è l’individuazione delle quote, le partes lucri et damni, in base a cui i socii ripartiscono profitti e perdite. Riassunto istituzioni di diritto romano. Recensioni. Lo diventava il fondo, e in generale il luogo destinato a sepolcro, in quanto vi fosse seppellito un cadavere legittimamente. Oggetto di proprietà solitaria) -La proprietà della cosa intera è imputata alla collettività dei condomini, intesa come un centro di imputazione di interessi non personificato (problema che non interessa i prudentes) Nell’esperienza romana manca il principio della maggioranza --> quando, per problemi importanti, risulti impossibile l’unanimità, l’unico rimedio è la divisione -Per gli atti di disposizione giuridica, i poteri del singolo socius sono ristretti nell’ambito della quota (da questo punto di vista, è titolare solo di essa) Ius adcrescendi: quando il socius perde la titolarità della sua quota senza che altri l’acquisti, la cosa si ripartisce proporzionalmente tra gli altri comunisti Nei limiti della quota, il socius è legittimato a costituire diritti reali parziari, quando non possa avere effetti parziali, l’atto resta inefficace I frutti naturali spettano ad ogni comunista nei limiti della quota, inoltre essa è rilevante per la divisione -Il godimento diretto della cosa spetta ad ogni comunista nell’ambito dell’uso normale --> senza alterare la funzione economico-sociale di essa e tenendo conto del concorrente diritto degli altri socii; se questi limiti vengono violati, la prohibitio da parte degli altri comproprietari fa constare l’assenza del consenso preventivo Ogni comproprietario è legittimato per intero all’amministrazione, legittimazione che è limitata dal concorso degli altri aventi diritto, sanzionato dal ius prohibendi (l’opposizione così manifestata rende illegittima l’attività del condomino dal momento in cui è compiuta); alla paralisi che ne può conseguire non si ovviava che con la divisione. I riassunti sono scritti al pc, in formato pdf, non modificabili, con la scritta www.appuntigiurisprudenza.it in filigrana su ogni pagina.. Dopo l'acquisto con PayPal potrai scaricare i riassunti direttamente dal sito e li potrai aprire con la password . GAIO! Preferiti. Di Majo, Principi e metodo nell’esperienza giuridica. Giovedì 10-12. In tutti questi punti la tutela dativa è contrapposta La funzione originaria della tutela legittima è la protezione dell’interesse dell’adgnatus proximus a che non venga diminuito il patrimonio del pupillo a cui egli è chiamato a succedere 45-Il regime della tutela impuberum Si assume la posizione di tutore senza bisogno di accettazione Il tutore testamentario può rinunciare alla tutela con l’abdicatio tutelae; in epoca risalente il tutore legittimo poteva compiere l’in iure cessio tutelae. La tutela delle situazioni giuridiche soggettive: Le legis actiones. È un contratto 86 nell’esclusivo interesse del comodatario, in cui la responsabilità del debitore è valutata in modo rigoroso sulla base dell’utilitas contrahentium; risponde per dolo e colpa sia in ordine alla conservazione della cosa, sia per i danni causati da uso non appropriato o a opera di terzi; era anche responsabile per la custodia, onde doveva risarcire comunque il danno se la cosa gli fosse stata rubata -Deposito è il contratto reale, imperfettamente bilaterale e a titolo gratuito, in base a cui il depositante trasferisce al depositario la detenzione di una specifica cosa mobile, perché quest’ultimo la conservi e la restituisca a richiesta del depositante (la cosa stessa, non il tantundem generis). Esso sorge nella iurisdictio peregrina (per gli stranieri che si trovano in Roma) -Il processo delle legis actiones poteva aver luogo solo se entrambe la parti erano cives romani (i Latini prisci non erano ammessi ad esso) --> problema degli stranieri risolto mediante l’esercizio dell’imperium (potere che spettava ai magistrati maggiori -dittatore, consoli, pretori- e che attribuiva loro la possibilità di agire nel modo che ritenessero più opportuno per gli interessi dello stato nell’ambito della sfera di competenza affidata loro purché fossero rispettati certi limiti) A cavallo tra il IV e il III ac, la iurisdictio era a Roma la sfera di competenza, la provincia, del praetor urbanus (collega minore dei consoli). Pagine del sito. Risarcimento e pena privata nel diritto romano classico, Giuffrè, milano,. Il mandante convenuto per primo poteva chiedere che il mandatario gli cedesse le azioni che aveva contro il mutuatario) -Il mandato è un contratto basato sulla fiducia e sull’officium ed è rigorosamente collegato all’intuitus personae. Dagli inizi del IV dc si sviluppa la manumissio in ecclesia, attribuisce la civitas romana, deve svolgersi in ecclesia. Gli sviluppi postclassici Esistevano già nel periodo monarchico fondi su cui lo stato non esercitava soltanto la sovranità, ma di cui disponeva anche da un punto di vista economico, essi costituivano l’ager publicus - l’ager publicus rappresenta, nel periodo repubblicano, una delle fonti principali per l’incremento dei fondi oggetto di proprietà privata (con la procedura della divisio et adsignatio); l’altra fonte era l’annessione, come municipia, di comunità straniere -i fondi più redditizi erano utilizzati mediante affitti a breve termine (locationes censoriae) -Il modo più diffuso per l’utilizzazione dell’ager publicus è però l’ager occupatorius, lasciato alla libera occupazione dei privati 60 Consortium ercto non cito --> comunione ereditaria nella quale si trovavano i sui heredes che succedevano al paterfamilias. L'ordinamento romano in epoca arcaica Nella repubblica mediante una lex o un atto del magistrato autorizzato per legge; nel periodo imperiale mediante senatoconsulto e cost. Riassunto di Diritto Romano… Continua. I naturalia negotii si verificano sul piano precettivo indipendentemente dalla volizione delle parti, conseguentemente alla volizione degli elementi essenziali, ma esse possono escluderli con una specifica clausola -Elementi essenziali: le parti, la volontà delle parti e la sua manifestazione, contenuto precettivo del negozio e la causa -è necessaria nel soggetto la capacità d’agire (delle cause d’incapacità si è già detto) e la legittimazione -Legittimazione al negozio --> idoneità del soggetto a porre in essere un determinato assetto d’interessi, in funzione del rapporto tra il soggetto e il contenuto dell’assetto in questione L’incapace può essere sostituito dal suo rappresentante legale, mentre non si può ovviare al difetto di legittimazione -I soggetti che pongono in essere un negozio giuridico sono le parti dello stesso (più soggetti possono formare una parte) -I negozi sono unilaterali (testamento e promessa al pubblico), bilaterali (accordo, che, nel caso di negozio volto a creare modificare estinguere rapporti giuridici patrimoniali, integra il contratto. Il provvedimento può essere preso nei confronti di atti giuridici viziati di cui si rimuovono gli effetti (vizi della volontà o per incapacità) o contro semplici fatti giuridici estintivi di diritti soggettivi La concessione della restitutio in integrum si identificava con la concessione di un’actio con formula ficticia, in cui si imponeva al giudice di non tener conto del fatto che, per il ius civile, avrebbe estinto il diritto su cui si fondava l’azione proposta dall’istante -Missiones in possessionem o in bona: Un atto, fondato sull’imperium del magistrato, che immetteva l’istante nel possesso di singole cose (missiones in possessionem) o nell’universalità dei beni (missiones in bona) di un soggetto --> il magistrato proteggeva con i suoi poteri l’ingresso del missus nella disponibilità dei beni e la continuazione del possesso o detenzione che ne conseguono 51 80-Il processo apud iudicem e la sentenza -Per i iudicia legitima, il processo si estingueva dopo 18 mesi dalla litis contestatio; nei iudicia imperio continentia, doveva concludersi entro l’anno di carica del magistrato dinanzi a cui si era introdotta la lite La mors litis portava all’estinzione dell’azione (mentre la cognitio classica non era vincolata a termini di perenzione) -Nel caso di morte di una delle parti durante questa fase, la translatio iudicii trasferisce l’effetto della litis contestatio alla nuova parte.

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